L'Analisi Bioenergetica è una psicoterapia a mediazione corporea.
Nasce negli anni '50 in America grazie all'impegno di A. Lowen, allievo di W. Reich.
L'Analisi Bioenergetica oltre a porre attenzione sui vissuti, le emozioni e i pensieri, pone in rilievo l'espressione corporea dell'individuo così come si manifesta attraverso i gesti, la postura, la mimica, la respirazione, ecc...
Essa considera il corpo, lo spirito e l'anima come facenti parte di un'unità indivisibile, per questo gli interventi terapeutici che agiscono in uno di questi ambiti influenza anche gli altri due.
Si basa sulla tesi dell'identità funzionale tra aspetti psichici e somatici di una persona che generalmente sembrano distinti e indipendenti ma nella realtà sono strettamente interconnessi. Nella terapia il lavoro sugli aspetti fisici si integra sempre con una comprensione e un'elaborazione dei vissuti emotivi che emergono.
L'espressione corporea, la postura, le tensioni muscolari, le contrazioni e le rigidità presenti nelle varie zone, così come il grado di vitalità e la consapevolezza che la persona ha del suo corpo sono oggetto di un'attenzione specifica.
L'attenzione relativa all'aspetto verbale non si ferma all'ascolto del contenuto, ma si focalizza anche sulla modalità espressiva, sul tono della voce, sugli aspetti emotivi e sulle reazioni fisiche che accompagnano la comunicazione.
Il concetto di “Grounding” (radicamento) è stato inserito in ambito terapeutico da A. Lowen il quale introdusse la posizione in piedi e l'utilizzo del movimento durante il trattamento. Inserire il movimento e il corpo reale nella stanza della terapia è stata una svolta molto importante.
Consente di osservare l'insieme della coordinazione dei movimenti e di cogliere, quindi, la reale capacità espressiva della persona nel suo insieme.
Le limitazioni al movimento spontaneo sono di tre tipi:
Focalizzare l'attenzione su questi vari aspetti ha la finalità di rendere l'individuo maggiormente consapevole di ciò che prova e di aiutarlo a esprimersi in modo più adeguato e adattato.
Quanto più una persona presenta delle problematiche emotive tanto più è lontana dal contatto col proprio corpo. Essa non è radicata nella sua realtà interna ed esterna, non ha “i piedi per terra” (come si suol dire), ma vive in modo distaccato creandosi delle illusioni e proiettando le sue problematiche sugli altri.
Psicologa Psicoterapeuta a Parma
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